mercoledì 4 novembre 2009

BIZARRE LOVE TRIANGLE

di Valeria Bisson


C'erano una volta. Tre cappelli. Jean, un cappello pieno di pioggia. Un cilindro flessuoso e longilineo dagli occhi giallo cromo e la pelle di onice. Sadie,una bombetta nera dagli occhi color caramello e la pelle color salamandra. Indossa sempre longuette a strisce bianche e viola. Ascolta Leonard Cohen e Serge Gainsbourg ed è un cliché febbricitante. Syd, un basco blu cobalto dagli occhi come ferite e dita lunghe come stecche di cannella. I tre cappelli cadono lentamente dal ciclo con movimenti ondulati e insicuri. Fluttuano fino a trovare una testa ovale o rotonda. O una testa piana dove riposare i loro più sporchi pensieri. Prendono automaticamente la personalità dei loro indossatori e scivolano, inciampano, caracollano, esplodono, a seconda del tempo e della strada. Il triangolo si consuma le suole e si rincorre. A volte uno dei tre corre troppo veloce e viene riacciuffato dai due,che col fiato mozzo lo riprendono per la collottola.

I tre cappelli siedono al tavolino rotondo di un locale notturno. Luci rosse e atmosfera dorata. Sedie venate d'azzurro e camerieri spigolosi come punte di stella. I tre cappelli posizionati frontalmente, i punti di fuga allo stesso piano degli spettatori. Sadie, le gambe accavallate e le scarpe di vernice canticchia tra sé un motivo denso come nebbia e tocca i due cioccolatini nella tasca del cappotto. Teme che il calore delle dita possa sciogliere la carta d'oro e arrivare al cuore. Sadie suona come pelle rosa e annuisce spesso sorridendo, come fanno i girasoli quando finalmente scorgono il sole. Syd, dagli occhi di paglia e la voce di fieno. Fiore del male e spleen di Parigi. Jean, lungo e flessibile.

(facciamo finta che mi ami)

(oggi ho preso un tram che si chiama Destino. Infondo il mio cognome assomiglia molto a Dubois. E il mio nome inizia per S, come Stanley. E sono l'eroina della pièce)

Sadie si porta le nocche delle dita alla bocca, con fare nervoso.

(Devo mettere tanti punti tra una frase e /' altra, o non metterne affattol)

(So fìngere bene, so leggere bene ad alta voce)

(Jean è inconsistente come una nuvola)

(voglio una vita a forma di te Syd)

Jean arrotola i polsini della camicia e allaccia il primo bottone

(è tutta una questione di sesso? Di sentire un corpo dentro un altro? Di incastri e mattoni. Di lava?)

Syd sorride a denti stretti e apre un taglio in faccia.

(Sadie è un cielo terso. Ciglia foltissime. Sembrano fiammiferi dalle capocchie bruciate)

(Jean è come un ramo nero sulla neve. Una cicatrice che si dirama in diversi punti e mette radici nella carne viva e molle.)

(vorrei davvero essere il suo ventre)

(desidero che tu scompaia. Sei un ciottolo rovinato che non c'entra niente col mio pavimento di marmo.)

Jean muove gli occhi opale e guarda Sadie sfregarsi gli occhi e dimostrare dieci anni di meno.

(ti ho insegnato io l'attenzione per i piccoli particolari. Ti ricordi? Io e te siamo due attori senza costume)

(io e te siamo un unico bicchiere.)

Syd si alza e rompe un bicchiere contro il muro. Il liquido cola irregolare sulla parete come la tempera di un pittore scivola sulla tela. Accende una sigaretta ed inspira forte. Aspetta una guida che venga a prenderlo per mano.

Sadie perde il controllo e balla su un piede solo, sbattendo lungo i muri e gli angoli, che si sono moltiplicati. Si sono centuplicati. Balla per divertire gli amici.

Jean alza il volume e partono le note di Dream baby dream.

(fai dolci sogni Sadie)



(che la pelle diventi giallo limone e dura come buccia d’arancia se hai bisogno di altro che non sia la mia lingua di fragola dai semi neri. E la mia maledizione)

(vorrei poter dormire come la gente normale, disse John MerricK)

Jean si annoda insieme i lacci delle scarpe. Vuole inciampare e venire a farsi soccorrere.

(riempimi.ti prego, ti prego sfamami ancora. Come hai fatto finora. Infila biscotti al cioccolato fra i denti e sfregami le
gengive.) .

(Sadie, portami nella tua casa di bambola e legami la vita con uno spesso filo rosso)

(i due amanti finiscono impiccati in un dirupo. Il terzo amico e confidente li guarda dall'alto e piange per loro.)

(no il terzo jimanlejjignge solo per sè.sipiange solo per autocommiserazione.)

Sadie pensa. Si interroga. I pensieri si muovono come onde sulla spiaggia nei periodi di bassa marea. La testa di Sadie è calma piatta.

(sexy Sadie sexy Sadie, da dove provieni? Perché porti con te un sacco di ninnoli inutili?)

Sadie si annoda i capelli dietro la schiena e parla di sé. Gli amici ridono e si grattano il cemento da dietro le orecchie, per cercarsi sotto le crepe.

(ti prendi gioco di noi. Ci muoviamo come pedine cieche. Non c'è nessun re e nessuna regina a rispettarci)

Sadie guarda e sorride con gli occhi.

(sei l'unica persona che riesce a sorridere con gli occhi. Ma perché, perché sei cosi volgare?)



(tabula rasa. Tabula rasa. Pettinami i capelli.)

i tre si infilano gli stessi occhiali da sole dalla montatura gialla, si guardano e ridono a bocca larga.

(hai mentito un sacco di volte Sadie, eppure sei ancora qui con le tue guance che scottano come cenere)

Syd pensa alle tristi ragazze della notte, steli recisi a cui non si avvicinano nemmeno più i corvi.

Fuori la luna è uno spicchio giallo crema appeso per un filo sottile. Dondola avanti e indietro e sembra non volersi addormentare.

Citano ad alta voce poesie di Sylvia Plath e si rabbuiano quando Sadie si taglia i polsi con intenzione.

Un giorno toccherà anche a loro, ma adesso è il suo turno. Syd è superfluo e insiste a voler essere il furore. Dice che essere l'urlo l'ha sempre affascinato di meno.

Sadie dice che allora sarà lei Kaddish, e che a Jean rimane solo l'urlo. L'urlo della madre che muore e l'urlo silenzioso della solitudine.

"Sei delusa?"

"Tutte le persone arrivano a deluderti prima o poi. Quindi bisogna ricoprirsi di mussola e di lana spessa per evitare i contraccolpi. Io sono preparata però. Ho un bozzolo che protegge."

"Sei delusa da noi?"

"Tu hai l'odore di castagna dalla tua parte. E tu hai la consistenza della gelatina "

“E tu?”

'Io sono. e sono imparziale."

'Sei piena di voci come il Vaso di Pandora. Dobbiamo stare attenti a non farla cadere. Potrebbe rivelarci la verità"

'Come finirà il mondo Sadie? Hai due nei sopra le labbra. Devi per forza sapere la risposta"

'Ci addormenteremo?"

'Davvero scoppieranno i supermarket, e le banchine dei porti, e i sassi erutteranno e non avremo il tempo di salutarci?"

'Ci scioglieremo come orologi di Dalì?"

'O ci ripiegheremo su noi stessi come fagioli messicani?"

'Sadie, dove possiamo metterti?"

"Nel camino"

Sadie è la bombetta in copertina di Coney Island. Syd, spesso come carbone. Jean si dipinge gli occhi con eyeliner verde e si mette alle mani guanti di rame, con foglie autunnali attaccate.

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