sabato 7 novembre 2009

QUALCOSA PER QUALCOS'ALTRO

di Francesca Stella Riva


Cristo,quanto fumo, Fa presto!
Corri,corri il più veloce possibile e coordina ogni gesto,veloce!
Lo zaino,la cerniera,la vernice,prima che si accorgano di te:

BRUCIAMO TUTTE LE BANCHE

Semplice,diretto.Adesso corri!
“Dove cazzo è finito Ivan?”
“E’ indietro con gli altri,a scrivere”.

BRUCIAMO TUTTE LE BAN___

Dio se ci dà dentro,il portinaio:cancella le lettere a due a due con uno straccio imbevuto di Glassex,ci vuole fatica,prima la vernice si scioglie in una grossa macchia nera,poi bisogna insistere con l’acqua e lo straccio per eliminare ogni alone,per far tornare il muro come prima,grigio,intonso.
Solo un po’ di Glassex e molto olio di gomito,se tutti lo sapessero Milano perderebbe tutti i colori e tornerebbe grigia,vergine,i padroni di ogni stabile costringerebbero i loro portinai a strofinare:un esercito di alfieri del pulito. Glassex contro eternità,straccio contro parole. Credevo che le scritte sui muri fossero per sempre: “fuori i compagni dalle galere” è rimasta sul muro della casa di mia nonna per tutta la mia infanzia e la tag che l’ha poi rimpiazzata si staglia ancora lì,su quel muro giallo.
Seduta sulla mia panchina ti aspetto e continuo ad osservarlo affannarsi nel suo lavoro,probabilmente il più inutile e faticoso di tutta la giornata: quando arrivi?
“Ho lasciato la borsa da te,puoi portarmela domani,per favore?”
“Certo,ci vediamo di fronte alla banca,alle dieci”.

“Certo,ci vediamo di fronte alla banca,alle dieci”.
Vorrei sapere chi me l’ha fatto fare di essere così disponibile,ho impegnato tutto me steso,ieri sera,speso tutte le mie energie cercando di evitarti,eri invitata solo perché ero sicuro che tanto Lucia te lo avrebbe detto comunque,o lei o Anna.Chi me lo fa fare di riportarti la borsa?
E comunque,complimenti per lo stratagemma,il più vecchio del mondo:dimentichi qualcosa da me così poi ci dobbiamo rivedere per forza,davvero credi che non ci sia arrivato? Però,che caldo che fa,forse è arrivata la primavera.

BRUCIAMO TUTTE LE ______

Oggi è il primo giorno che si riesce veramente a stare così,seduti ad aspettare su una panchina,senza sentirsi inzuppati nell’umidità dell’inverno,anzi,rilassandosi nel calore che rende tutto più facile,anche l’attesa. Sono stata veramente una stupida a dimenticarmela lì,ieri sera,sono sicura che ci stai frugando dentro,se chiudo gli occhi riesco persino a vederti.

Guardalo,quel tipo è perfetto,il re dei coglioni,mai visto uno sprovveduto del genere: è l’unico in tutto il vagone a non tenersi la borsa stretta al fianco per evitare di essere scippato,ma quanta fiducia nel mondo,bambino mio! Così tanta che me la apri pure davanti e ci guardi dentro,dai che ci butto un occhio anch’io,fammi vedere cosa c’è: un sasso?perché vai in giro con un sasso in borsa?

Perché hai un sasso in borsa?Cos’è?Un bizzarro metodo di autodifesa? L’arma con cui speri di tramortire un tuo potenziale aggressore? No,deve esserci finito per caso,qui dentro,non puoi avercelo messo di proposito,di tua spontanea volontà.

BRUCIAMO TU___ __ _____

Si,riesco a vederti.
Ti sei appena alzato,sei seduto sul letto in pigiama e tieni la borsa sulle ginocchia,stai perdendo tempo,sei in ritardo.
Il sasso ti lascia perplesso,no? Eppure è il pezzo forte: l’ho raccolto ieri,a casa tua, prima di citofonarti. L’ho notato lì davanti al cancello ed era così liscio,perfetto e grigio che l’ho preso,spolverato sommariamente e infilato in borsa,così,per ricordarmi in maniera tangibile della serata.
Forza,dopo il sasso viene il libro,l’ho scelto per te cercando per ore fra i miei qualcosa che potesse interessarti e adesso,ti vedo,te lo rigiri fra le mani,ti incuriosisce. Lo appoggi sul comodino: quando arriverai,mi dirai che l’hai notato fra le altre cose e hai pensato di tenerlo,me lo chiederai in prestito.

Bè,il sasso lo rimetto dentro,prima che qualcuno pensi male,questo libro,invece,cos’è? Ah,si,l’ho letto al liceo,davvero niente di speciale,anzi,due palle tante: ma cosa leggi?

Cosa leggi? E’ da quando sei salito che ti guardo,sei bellissimo,così assorto mentre cerchi qualcosa nella tua borsa:prima ne tiri fuori un sasso, poi un libro. Il libro.mi basta questo per amarti,voglio sapere chi sei.

BRUCIAMO T____ __ ______

Quanto ritardo,ormai,ma non mi preoccupo,so cosa stai facendo:adesso che hai trovato il lettore cd ti ascolti quello che c’è dentro,ma non ti piacerà,lo troverai noioso,pretenzioso,forzato e anche un po’ snob. Indugia pure,rimettendo via tutto,prenditi pure il tuo tempo che tanto io sto qui,fissando lo sguardo su di una scritta che viene cancellata,uno spettacolo interessante,dopo tutto. Lui,quello che sta cancellando,si è abituato alla mia presenza dietro le sue spalle,a volte si gira e mi sorride. Adesso,dopo la T di TUTTE c’è solo il porfido grigio del muro,ora la scritta è totalmente senza senso e lo so,so che tu che l’hai lasciata eri convinto che durasse per sempre,o almeno il tempo di indicarla ai tuoi amici dal finestrino dell’autobus,ma mi dispiace,non avevi pensato al Glassex.

Ah,c’è anche un lettore cd qui dentro:ottimo,la colonna sonora di stamattina.
Ecco,bravo coglione,l’unica cosa di minimo valore della tua cazzo di borsa te la infili in tasca, ‘ fanculo! Cosa ti ho puntato a fare io,allora,per tutto questo tempo?per farmi fregare così! Non posso mica svestirti per portarmelo via ,và,scendo che è meglio.

Ti sei seduto proprio di fronte a me,più vicino sei ancora più bello. Cosa stai ascoltando? Ti prego,scendi alla mia fermata,ti prego.

BRUCIAMO

Cancelli e ad ogni lettera cancellata il senso cambia: perché non la lasciamo così? Non sei stufo di continuare a pulire?
Tu,nel frattempo,ti sarai deciso ad uscire di casa con la mia borsa a tracolla,anzi,ormai sarai qui intorno,ma sai cosa c’è? Io mi sono stancata di aspettarti,di perdere la mattina qui;le mie cose,tanto,non sono così importanti:
un sasso è un sasso,il libro era per te e vabbè,il walkman e il cd li posso ricomprare,dai,tieniti tutto,è tutto tuo.

“La borsa,giovanotto,la borsa!”
“Ma lasci perdere,non vede che ha su le cuffie?”
“Come faranno poi ad andare in giro con quelle cose lì nelle orecchie,che non senti nemmeno i rumori della strada!”
“Eh,sono giovani,gli va bene così”
“E lei,scusi,cosa fa?”
“La prendo io,lo conosco,viene a scuola con me,gliela restituisco domani”.
Brava,Gaia,che colpo di genio,che prontezza di riflessi,così adesso hai una scusa per cercarlo e conoscerlo,sicuramente qui ci sarà qualche documento con nome e indirizzo…Bagnaschi Laura? Oh,Cristo,non era la sua,neanche il libro era suo,niente era suo.
“E guardi quella lì,cosa fa! Prima la prende,poi la butta via! Ma dico,le pare?”
“Tanto valeva che la lasciasse qui,che maleducazione,dove andremo a finire?”
“Non c’è più da fidarsi di nessuno…”

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Ha finito,sospirando soddisfatto si è seduto per un attimo di fianco a me:
“Visto signorina,com’ è venuto pulito?”
“Si,un lavoro perfetto”
“Pensi,è bastato solo il Glassex!”.
Poi è tornato dentro a pulire le scale.
Il muro è liscio,intonso,io sono stufa: tieniti tutto,visto che non sei ancora arrivato vuol dire che vuoi ogni cosa contenuta lì dentro;vai,vai,tieniti tutto che mi liberi da un peso: ti lascio gli oggetti e me ne vado a dormire,tanto un sasso è un sasso,un libro è un libro,un cd è un cd.

“Se tutto questo cielo stesse in una cartolina,vorrei spedirla a chi ho lasciato solo”.
Questa canzone ha veramente un bel testo.
Questo cielo è una cartolina.
Dove sei? Dove ho messo la borsa?Sei già andata via?Non c’era una scritta su questo muro?

“Sai che oggi ho visto un ragazzo bellissimo in metropolitana?”
“Ah si? E gli hai parlato?”
“No,è sceso in fretta”
“Peccato”.

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