sabato 7 novembre 2009

PENSIERO D'INVERNO

di Francesco Pagliari



È sera e guardo la città.

Affacciato alla finestra di casa vedo la mia vita chiusa tra queste strade.

Alzando gli occhi scorgo le stelle, piccoli punti luminosi pieni di sogni e speranze.

Ma anche loro come ogni sogno e ogni speranza vanno e vengono giorno dopo giorno.

Passano le notti, i giorni, e il tempo vola istante dopo istante, e la mia vita? No!

La mia vita non vola.

Mi sembra ieri che riuscivo a credere ancora in qualcosa. Avevo dei sogni, avevo degli ideali, avevo un credo dentro di me che mi faceva andare avanti, che mi mostrava sempre una via di uscita, che mi dava fiducia e speranza per il futuro.

Ma quel futuro è adesso. E in questo istante quel credo dentro di me si è spento!

Speravo di cambiare la mia vita, di migliorarla, speravo col passare del tempo di cambiare in meglio, di essere più razionale e più maturo meno istintivo e sognatore. Ma non è andata così!

Un sognatore resta sempre un sognatore.

Vivo una vita che non mi appartiene, che non sento mia. Una vita tutta uguale giorno dopo giorno.

Una vita senza sapore, chiusa nel grigio eterno di questa città, intrappolata tra le mura di casa e dell’ufficio, una vita che si spegne tra le mie mani come una fiamma si spegne al vento.

Avrei voluto vedere il mondo, viaggiare per mare, sentire nuovi profumi, nuovi odori, gustare sapori mai provati, e sentirmi libero…e invece mi ritrovo seduto a questo tavolo, davanti a questo computer,a scrivere e sognare.

Magari un giorno avrò veramente il coraggio di mollare tutto e tutti, di cambiare vita in tronco.

Di alzarmi una mattina, preparare la valigia, mandare tutto e tutti a fan culo e andarmene!

Di persone da mandarci ne ho conosciute tante, non mi dispiacerebbe affatto mandarcele guardandole dal finestrino di un aereo!

Vorrei vedere l’Africa con i suoi colori, il suo sole, il suo calore, il suo spazio immenso.

Vorrei vedere l’Australia, coi canguri, l’oceano, i boomerang, e gustarmi la pizza di un italiano degli anni ‘40 emigrato in Australia in cerca di una vita migliore!

Vorrei passare per il Giappone e gustarmi un buon piatto di sushi e il massaggio di una geisha.

Vorrei andare in India alla scoperta della mia anima, e dell’immenso credo nel sacro e nel karma cercando di capire come cavolo ha fatto un omino piccolo e minuto come Ghandi ad essere così grande ed immenso!

Vorrei andare in Tibet a scoprire la pace e l’armonia della vita.

Vorrei mangiare il caviale russo e bere la vodka russa mentre faccio sesso con una russa in una sauna! Ma per fare questo dovrei andare in Russia.

Vorrei vedere le spiagge Venezuelane (sperando che il loro presidente sia già morto e sepolto) e magari intrattenermi con qualche giovane ragazza del posto.

Vorrei ballare il samba al carnevale di Rio mentre mi gusto la visuale del sedere di una ragazza di Rio.

Vorrei andare a Cuba a bere il rum e fumarmi il miglior sigaro del mondo (la speranza per il presidente resta sempre quella).

Vorrei vedere i pinguini e gli orsi polari, vorrei vedere monumenti e città, prati e deserti, montagne e oceani.

Vorrei viaggiare in barca a vela per gli oceani.

Vorrei tante cose, per la mia vita, la mia mente, il mio spirito.

Ma ormai è tardi!

La mia vita è qua! La mia vita è nell’altra stanza, sdraiata in un letto che dorme mentre cresce dentro di lei il nostro futuro.

Mi sono chiesto più di una volta se riuscirei mai a rinunciare a tutto questo, se riuscirei a rinunciare a questa vita, alla vita che mi sono creato e che vivo giorno per giorno, alla vita che tanto critico ma che comunque tanto mi ha insegnato. Rinunciare a questa vita per i miei sogni….la risposta è sempre la stessa. No!

E sapete perché? Perché il mio più grande sogno, l’unico vero sogno della mia vita, quello a cui non avrei mai rinunciato è l’amore!

E l’amore, la mia vita, me lo ha dato.

Il mio amore, il mio cuore, la mia vita, dorme accanto a me ogni sera e poi se i sogni non li si può condividere con nessuno, in fondo, restano senza gusto!

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