martedì 3 novembre 2009

Correndo per prendere un autobus

di Davide Russo


Come trascorro le mie giornate?
Correndo per prendere un autobus
Fugge, non ti aspetta
per lui
tu sei solo merce
da caricare e trasportare
invece per te
in quel momento
prima che le porte si chiudano
si condensa tutto
tutti i desideri, le speranze
il fine inesistente dell'uomo
(trovata pubblicitaria)
Desiderio di farsi fagocitare
inglobare al suo interno
per poi essere evacuato
una volta che lo si è sfruttato
(quotidianità del parassita)
Cosa ti resta in ogni caso?
Ti ritrovi ansimante,
sudato nei grigi vestiti,
anche il fiato ora scappa
deve prendere anche lui un autobus?
E tu lo rincorri, devi riprenderlo,
acciuffarlo per i capelli,
senza di lui
il petto è stretto in una morsa famelica.
E' un continuo inseguimento
per tutta la vita inseguiamo
qualcosa o qualcuno
ma anche dietro di noi
il rumore di passi martellanti
non cessa, ci opprime
costringendoci a continuare a correre
condannati,
ma per quale peccato?
Forse quello originale
forse anche Adamo correva
tentando di raggiungere il Paradiso Perduto
che intanto si allontanava
sfuggente Archetipo dell' Eterno Miraggio
sfrecciava via per sempre.

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