giovedì 5 novembre 2009

DI BRUTTI MOMENTI

di Jean Paul


“essere felice”

È il mio stesso obiettivo.. è l’obiettivo di molte persone cara Francesca.

Conosci qualcuno, e gli guardi gli occhi, speri di vedere quella luce e capire se ha il tuo stesso obiettivo.

Si arriva a tanto quando si è fragili.. si è tristi.. quando semplicemente in un momento “si è”.

Il dolore assume forme diverse, il dolore prende spunti inaspettati, non soffri più per una delusione..

la delusione non arriva da qualcuno di “esterno”.. arriva da dentro di te.. quando “si è”, si sta male per aver capito dopo poche parole che ciò che cerchi non lo trovi negli occhi che hai davanti.. basta un attimo.. non è colpa più sua se stai male.. è colpa unicamente tua, sei tu che illudendoti che sia la volta buona trattieni il respiro, per la tua troppa fretta.

Ogni uomo cerca di diminuire i dispiaceri e prolungare i piaceri.

Ti guardi dentro esplori il tuo corpo e noti che è dal petto che proviene il tuo dispiacere.. una reazione emotiva che crea tanto dolore.. respiri ti agiti, vorresti che fosse una maglia, un abito, qualcosa di superficiale.. da poter facilmente togliere ed eliminare..

Ti ritrovi a correre sotto la pioggia con le lacrime agli occhi, a scrivere su di fogli parole con senso puramente tuo, una lacrima sulla mano, ed ecco che macchia il foglio su cui sei poggiato.

“strappami il cuore.. non ne ho più bisogno, ho smesso di credere ”

Qualcuno arriva a dire certe cose.

Ora capisci il suicidio? Coraggio o stupidità.. inutile parlare di questo argomento.. sarebbe come discutere del sesso degli angeli.

E noi tutti ci diciamo razionali, e troviamo in questo la motivazione del nostro esistere, ma è romantico credere che sia perche noi tutti siamo stati troppo fragili per davvero pensarlo.

Dobbiamo sbattere la testa, la faccia contro il muro, una ed un’altra volta.

Costa cosi tanto la felicità?

È, come se stessimo facendo una scommessa contro qualcuno.

È come se.. la felicità avesse un costo.. come se la stabilità avesse un prezzo calcolabile con le volte che sbattiamo contro un’illusione.

È cosi tanto bella la felicità che ci aspetta?

Tanto da meritare sospiri, sussulti, lacrime, pensieri e silenzi?

Un atto di fede. Nessuna ci assicura il lieto fine.

La fede più grande.. credere nella felicità.

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